Ho lasciato l’emozione
muta
Caduta sul fondo
nelle bassezze dei giorni
a respirare ignobili congiunture.
Questo gioco
così amaro
ci è stato inculcato
sopra i banchi della fabbrica
dove il cesto passa, o se passa…
Passa sopra la lettiga, sopra il nastro trasportatore;
ogni cesto, passa, con l’etichetta e addosso un nome
da dimenticare
nel più desolato silenzio
che io conosca.
Ho lasciato l’emozione
muta
E non credo
si possa propriamente parlare
di sfortuna.