C’è da dire
come dice la guglia di una montagna
Da urlare, come ultimo gesto generoso
E precipitare poi, rovesciando il corpo tra i massi;
sfracellandosi per morire di una morte dolorosa
rabbiosa e reiterata.
C’è da fare
questo: cadere
cadere
Poiché
lo si palesa come male
ma in vero
è la gravità a regalare
l’unico vero elogio
agli uomini
di questo piccolo mondo.