Come le cose cadano,
sempre, di punto in bianco
cadono,
di come urlano nello stomaco,
e passi o ombre che tessono il pensiero
e cioccolata e lacrime sporcano labbra
protese nel cielo disegnato dai nostri occhi,
e questo cielo che si perde nelle giornate di settembre
mentre m’allontano,
dietro solo la scia di tabacco e cenere
e anime come nebbia.