Sono lacrime di penna in punta di versi
le mie parole d’inchiostro
note di un requiem
nel pentagramma caos dei giorni
chiavi e righi vuoti
il tuo “minore” assorbe il mio divino
e mi perdo nell’adagio del tuo guardarmi
nel forte delle tue dita
sui miei tasti bianchi
rumori
un canto che distrae
la messa è iniziata
passi lenti
cuoio su marmo
cera e incenso
lacrimano.
(Ph.Kamil Vojnarl)
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1 Comment
Mi piace questo parallelo con la musica