il tempo favorevole portava
buona letteratura ai margini
e tutto somigliava ai modi
che avevo di tenermi astratto,
come per altro suono avvolto
da fughe insondabili.
I miei bambini di qua di là dentro le lettere
un coro di figure millimetriche
tutti che applaudono Plauto
ed io che sottolineo l’aria
e sogno la callida iunctura
e il sorriso di Ovidio alla finestra.