Anni 0

Negli anni zero
la soggettività veniva distrutta,
ancora una volta,
da bombe su paesi incivili.
A New York due torri
buttate giù,
tanto per ricordarci di non dimenticare
che la guerra è giusta,
che bisogna vendicarsi
della zanzara che ti punge
al ristorante arabo, a settembre.
Negli anni zero
non c’era terrore
espresso, l’inquietudine
si nascondeva dentro ai corpi fissi,
si tremava con un velo,
Maometto, Saddam, Bin Laden,
i Black Block, la ribalta economica
di Cina e India,
gli zingari, i neri,
tutti gli altri stranieri
si riversavano in omicidi,
stupri, arrivavano in milioni
con barchette.
Negli anni zero
l’estate, quella vera,
era coi roghi,
in Calabria e Sicilia,
era con la mafia che non si riusciva
a sconfiggere,
era coi calciatori
che cantavano l’inno a Berlino,
era coi politici ladroni
e le banche truffe legalizzate,
la medicina che non funzionava,
l’aviaria, la mucca pazza
e la febbre suina
che decimavano la popolazione.
Negli anni zero
le macchine ancora andavano a benzina,
gli uomini camminavano
per spostarsi,
i ladri esistevano e facevano paura
quanto i vagabondi e la religione,
ma per fortuna
siamo migliorati, abbiamo imparato
dai nostri errori,
per fortuna ora tutto va bene
e siamo stati bravi,
siamo stati bravi a credere
che qualche anno
ci potesse cambiare.

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