Appuntamento in Pakistan (di Michael C. Ford)

 

MCF

 

 

Ci sentiamo i più vulnerabili. Essendo poeti, ci

riconosciamo appartenenti ad una professione nobile e pericolosa.

 

È come trovarsi in Pakistan dopo il tramonto. Le forze del male

insieme a questa industria implacabile e spericolata

 

minacciano costantemente i commando della lingua le cui sacre

armi combattono contro i pronomi (e anche i sostantivi

 

dilettanti incontinenti) che appartengono solamente a coloro che si dimenano

in trincee di ambizione e che stanno esaurendo le proprie

 

munizioni oneste e, come un messaggero pachistano, sono

nella trincea della mia mente e desidero solo che il campo di battaglia

 

dell’arte della lingua diventi visibile come tutte le uccisioni senza senso

in una notte indaco di un deserto mediorientale

 

 

 

 

 

Michael C. Ford in “Nuova Antologia di Poesia Americana” a cura di Alessandra Bava (Edizioni Ensemble, 2015)

http://edizioniensemble.it/home/88-nuova-antologia-di-poesia-americana-9788868810368.html

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