Scende nell’anima di vetro
di Alessia goccia d’aurora
nell’attimo di tegole inazzurrate,
senso dell’infinito, il viso
bagnato dalla brina..
Poi oltre il sembiante
la parola che salva
(amore, love, amour, Liebe)
Si aprono i cancelli del platino
della sera in rarefatta atmosfera
e sgronda acqua dal cielo,
tetto polito di blucobalto
laccato per redenzioni
ad ogni passo. Ostia gialla
il dischetto del sole
per altre costellazioni
ed altri amori se rosavestita
Alessia per la vita nel serale
incanto il viatico trova
nel mattinale anelito
alle stelle semispente.
Destino di ragazza Alessia.
(vede la scia candida di un jet
e lì pensa che c’è il figlio che avrà).
Chiaro orizzonte che avanza
nel mattino nell’illusione
da volatili solcato: la differenza
la fa la nebbia nel suo leggero
diradarsi tra le cose del tempo.
Docile ragazza Alessia
(tanto non mi lascia in una
scia di lampioni sul lungomare
felice attende il tempo, la
disadorna via serale
nel farsi del cepuscolo, l’ora
vespertina a trarre linfe dall’abetaia
e dalla pineta mentre risorge.