Cammino

 

Non esiste trasformazione senza fatica. Sappiamo di dover bruciare fino in fondo, e poi sederci sulle ceneri di colei che un tempo pensavamo di essere e ricominciare da lì. -Clarissa Pinkola Estés

Pensi alla Luna Madre
che bussa dodici volte
e nella nudità del tronco
l’orizzonte ti offre una parata,
i puntini di precisione di un karma
che dal balcone degli Dèi
srotola il senso:
“la stirpe della tua schiena
qui e ora per farti
camminare eretta”.
Mai più vertebre
mancheranno
la voce della scintilla,
dalla F(r)onte il ventre
per tornare, tornare
sulle tue gambe
con in bocca il sapore del deserto
e lunghi inverni tra i capelli.
Sul volto il solco
di un fiume lontano
generato dalla gola
che precede la cima più alta:
il nido delle Aquile,
dove finisce l’attesa
e si depone la Radice.

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