*(sulle sette opere di misericordia del Caravaggio: Opera realizzata durante il soggiorno napoletano del pittore nel 1606/07 per il Pio Monte della misericordia, ivi conservata)
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Quasi invisibili
piccoli tocchi di lenzuola
nello stretto del cielo
sotto un budello livido incollato agli occhi
erano lì
secoli di luce nera nelle mani
a stringermi nei muri scalcinati
a sanguinarmi i piedi
Entrai capovolto sprofondato
o erano le parole a bucarsi nella lingua
a farsi corpo del pane
urto al fondaco
Sette vertigini sopra un altare
addizioni mistiche al dolore
all’amore
ferite nell’essere barocche
lamentele del giorno
uomini doglia
bocche d’asina e di resina
– un posto ai morti dolori per ogni zolla di cielo distratto
– senz’altra galera che gli occhi
– di lembi stracci d’amore i mantelli
– stretti ai colli di bottiglia o alle mammelle
– con avanzi d’opale e letame
– coni nell’ombra i tetti accoglienti
– e collane di cera alle mani
Fin qui strinsi gli accordi.
Tra i denti
le parole
amore e morte,
in pietra scombinata.