Carnival

Solo i tristi sanno
il lato basso di febbraio,
quei cortili trafitti nel petto di uova e catrame,
l’incedere dei carri nel covo del bene.
A me l’indiano a me il piccolo Pierrot pungevano al collo,
soldati senza guerra e vecchi marinai
puntavano resti di antiche nuvolaglie
al desiderio di cavare un motivo. E il motivo veniva,
dopo la pelle dopo il respiro di ogni goccia d’aria
a combinare il mare e la neve, a fare occhio
sul mondo fucilato;
così la giostra spuntava
dalla mia piccola finestra di denti
tradotta in sagome di polaroid
per fare bella ogni tristezza del cielo
ed ero ancora lo sceriffo con i baffi, il Sandokan volato, l’arlecchino,
il Zorro caduto dalla luna.

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