Credo che farò follia
Credo che delle notti consumerò l’abisso
Mi dicevo, mentre tendevo l’infinito che ora
M’è morto in uno sbotto d’auto verniciata
Un colpo Nero e frontale
Da cui non s’è più ripreso
Di quel faro che m’illuse me ne fottei allora
La luce non mi interessava tutto sommato
E Lucerne e Lampare sono oggi
solo gli occhi spenti
Di questo mio amore al cellophane
Poi mi cingo, mi scappello e mi riappalto la giornata
ma dei grumi sparsi l’odore soffoca tramonti
Di cose mai dette e cadute come chiese
Come la speranza sia crollata
E come possa farmi tutto questo
Non mi è dato sapere
Ora sto lì
Su quella strada
Al fianco dell’abisso da sempre
Aspettando un’auto verniciata
Per un colpo Nero e frontale
Da cui riprendermi mai più