Io e l’albicocco in gocce
sul fondo del catino
il morso al frutto è impronta
del mio divenire
il ritmo lento dal cielo cade all’erba
nel paniere i volti rimestano le rose
chiudere la palpebra sfinita
è l’unico pensiero della cena
resto e nel restare piove
in_visibile fontana
del mio vederti nelle mani a culla
chine alla distanza che non disse(s)ta