da “Terra bruciata di mezzo (fra Vespero e Lucifero)” – Matisklo Edizioni, 2013

Affitterò nei prossimi tempi

la mia ubriachezza

spogliandomi dei residui di quella divinità

che tentavo di spacciarti

per vera prima di lasciarti andare

nel letto che non riesci a odiare

pure avvertendo la presenza del malanno

nei vestiti sparsi a rammendi e tinte sbavate.

E ci sfibriamo all’aperto, infine,

scorriamo l’ora meno mortale

e ritroviamo volti e materia come lasciati,

in una kermesse di posate

e calici straripanti.

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