DE SENECTUTE (Deflorescenza)

Mi sfiorisce il vigore senza preavviso
di guadare le pozze d’un salto,
senza triremi, e di trascendere il mondo
d’odori senza le mani, senza più ponti,
fino al sogno di me e alla speranza
del sogno e della speranza
il ricordo.
Mi sfiorisce il vigore come un racconto
a cui cadono i lemmi mentre ancora
si svolge, lettera a lettera, e quando
annaspo la mano nella solita sporta
ritrovarmi a non trovare che ali
senza le piume e il nulla a cui serve
aver messo le vertebre in fila
per restare seduto a guardare
nient’altro che il primo dei passi.
Mi sfiorisce
inatteso il vigore
mentre ti monto nel cerchio del letto
ritmico e triste
come in un dramma esiziale
la cui fine non voglio neanche sapere
di sapere pensare.

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