Che poi, dei lustri e degli astri, non m’importa!
Tutte le stelle mi stanno dentro il bicchiere
in un bar lontano quanto Orione
E bellissime rose cadono recise.
Occhiate future d’utopia in cubetti
che ignorano la loro importanza
Non s’imbosca il seme gemello!
Come mai s’improvvisa il sentimento
agli occhi – Esisto da sempre per te
Nella terra o nella torba il mio frutto
è puro succo d’iridi veritiere,
pura polpa d’intensità.
Come questa chitarra che ora suona.
– e vibra al Mi cantino.
Così, nel tuo sguardo incrino
ed intravedo il mio folle
sorseggiato destino