Usi una lingua
una qualsiasi,
e rimani schiacciato
dal suo corpo enorme.
Pietra,
terra,
e un necessario silenzio,
di rumore trema la forma del fiato.
Non c’è
rimedio
al cammino.
Non c’è tregua
al sangue mischiato
di povertà.
IL cielo ti cade dagli occhi,
perdendoti,
in tracce
di vene smarrite.
e’ solo un periodo di pausa,
questa radura bianca
che ti interrompe
gli argini delle ciglia
4 Comments
Eccellente
Anche le altre sue poesie sono bellissime. Può dirmi dove trovare un elenco di tutti i suoi versi? Su questo sito non sono riuscito ad orientarmi molto bene. Grazie.
Fabrizio Giulietti
Rettifico, ho individuato il suo sito personale. Grazie e mi scusi se l’ho importunata
Ciao!
scusa la tarda risposta….nessun disturbo anzi…grazie!
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