Voglio solo impazzire in pace,
odio troppo i miei stati canaglia
per compilare l’elenco completo
di tutte le buone azioni fatte.
Il mio bravo bambino interiore
spesso è convinto sia giusto
lucidare gli schizzi di sangue
ammassati
sotto il tappeto della coscienza.
Intendo arenare il cranio
sulla mappa del mio disagio
e dopo
sbattere la testa sul sipario,
che non so quando si chiuderà
ma prima o poi, si sa, succederà.
Ho setole ispide e fugaci
per risalire la corrente di pensiero
sottostante a secoli di macerie.
L’equipaggiamento è tutto qua,
fossi Nerone
laverei ogni strato sottile
dal davanzale dove si trovano
glabri fiori plastificati.