Ma tu le vedi tra le righe
le parole mai scritte?
Trapassano gli occhi
come lampi ad agosto.
S’incendia la polvere
di infinite memorie
e le pagine sole
con l’odore di chiuso
che ti sale la nausea
tra i paesi di carta
che un tempo abitavi.
Macchiati di dita
che stringevano troppo
ora s’incollano all’aria viziata
e ai capelli nascosti
tra pagine bianche
che segnano elastici il ritmo dei giorni
di un diario ormai vuoto.
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