Divieto di migrare/2

 

Non serve a niente
mettere reti nel cielo
per fermare le rondini
o abbrustolire nidi di fango
per non farle tornare.

Viviamo sotto una diga crepata
di fame e di sangue
ma giriamo lo sguardo
pensando che è ora
di rimbiancare la casa.

C’è chi pensa di farsi un castello
con vetro e cemento
e i merli bucati per l’olio bollente.

C’è chi sparge veleno
per dare la colpa al diverso di turno
e chi prepara bidoni d’unguento
per darli agli untori.

Sale la rabbia dei senza lavoro,
di chi s’alza al mattino
per sbarcare il lunario.

Si agitano nere bandiere
di egoismo e di scontro
nei ghetti scordati.

Ma qualcuno ha aperto
il vaso di Pandora,
col vento della storia
la diga viene giù.

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