Voglio chiudermi in una scatola di scarpe
essere la chimera di un ragno
in qualche punto scosceso del muro; sondare
l’irraggiungibile spazio-tempo dei tanti peace&love
spiaggiati su immaginari piattini da tè
come limoni spremuti. In una vita precedente
ero carta da scrivere, morta ingiallita
e senza una parola. Preferisco
scegliere da sola il mio fagotto di stracci
per abortirmi, semmai
quando tutto sarà dannato