E lo vedo lottare per atto lodevole

Non è più tempo / di fare della poesia / una questione personale / quando la notte imballa le coscienze / e un legno / si porta a fondo il cuore. / Che sia terremoto / il verso fatto sangue / getti l’ancora in mari di catrame / nel punto esatto dove gridano le anime / alzi le vele a disturbare il vento / quando è solo una parola / un’invenzione. / Calate le reti / ovunque sia ingiustizia / esiste ancora chi scava le trincee / che la sua bocca non rimanga vuota / che abbia un canto a rompere l’indugio / la sua rabbia un vestito bello / da recitare mantra contro il potere. / Così è sempre stato / e così dev’essere / la lotta della penna in prima fila / pietra a scandire i passi dei ribelli

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