ecloga

sfuma l’inverno: la luce si ravviva, nomina le cose.
Non ci spostiamo eppure
tutto intorno fluisce
di nuove trasparenze il tempo
e siamo altro,
altro sollievo l’incedere della parola:

una mano ci scrive in segreto
uno a uno daccapo i tremori
di ogni singola corolla
e un piano di innate meraviglie sveste l’aria.

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