Immagine di © Ian Ingram
Come possa ogni cosa
rifiorire sopra i magli
di cadute contagiose
o sul sangue che ci parla
risuonando trasmutato
per riemergere al disastro
[ancora non saprei:
braccia tremano
e tuttora dolgono]
eppure – morirei
morirei infinite volte
per un rivolo di forza
del dispotico ombreggiare
quando ancora è notte
nel sospiro del domani
e ancora tange lo spolparci
d’una fiamma che ristagna
quando ancora
è presto
per alludere a tizzoni
e confondersi
alla cenere