Vedi, Fabrizio, di sabbia il
castello a Torregaveta l’hanno
costruito altri bambini,
vicino al lago di Lucrino.
Nella tua casa, che era dei
tuoi ancora i giochi da tavolo
dell’infanzia. E poi venne
fiorevole l’adolescenza
il primo seme versato,
il bacio a Rosa, che mi
fece vedere la sua cosa.
Poi le molte fidanzate
e adesso gli amatissimi
figli fortemente voluti
vestiti di biancosciajet
nell’interanimarsi
con noi nell’esatto sembiante
oltre la nebbia e la scoperta
dell’amore di nuovo a 30 anni
contati come semi se Dio
non ha la calcolatrice
e la vacanza è ogni giorno
festa degli alberi e di noi.