Non ha forma d’istrice
la falange di Febbraio
ma scudi come aculei
bestemmianti
sulla disfatta
del mio disarmo.
Improvvisato,
lo sforzo delle falcate:
non più degno che
di un misero encomio.
Ha un ciarpame
di silenzi-
la falange di Febbraio-
marciti nel barocco
di una bieca facilonerìa.
Attenderò Marzo
nel mio guscio
di speranze rampicanti.
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Mi piace perchè da questa bella poesia si evince un significato. Se la falange, cioè la parte terminale di Febbraio, è stata deludente, in un trascorrere non più degno che di un misero encomio, Francesca Rossetti ripone le sue speranze nel nuovo mese ed esprime questi due sentimenti in maniera lirica, attraverso versi brevi taglienti, ben levigati, in cui c’è una struttura omogenea rilegata. Si esprime in maniera alta soprattutto quando scrive che la falange di Febbraio: “Ha un ciarpame/ di silenzi.”
La Falange non come parte terminale di Febbraio.
La Falange é Febbraio. Febbraio si schiera per ricevere il nemico ( che sarei io)
e si tiene pronto a combattermi assumendo la forma di un grande istrice ( come la falange macedone ).
Ma per me pur non avendo aspetto d’istrice,il mese di Febbraio, ha dell’istrice gli aculei. ecc ecc…
Mi è piaciuta comunque la tua interpretazione, Marco.
Ti ringrazio moltissimo.
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