Frontiere

XND70235

Fatta sia, fatta sia
l’affilata dipendenza

La sottile indulgenza cattedrale
delle urla ammonticchiate sopra il petto

Fatto sia, fatto sia
il candore della carne rigonfia
logora
su gambe di bramato cristallo
assorto
in stagnature e colori
di qualche lieve giorno d’amore

Fatto sia
il cipiglio
che ci spreme ogni ventricolo
che ci arde
nella folla e tra cuscini
di puri sogni al bourbon

Ora,
ora che m’innalzo
in questa mezz’ora d’aria buona
nello squittire di trombe secolari
lucide e smerigliate
come olio
su cui adagiare i figli più belli

Ora
che frontiere
sviluppano attese
da vasti fragori in sabbia

E che cadono giacenze
dagli occhi frantumati
in lacrime d’oltre porto

Ora che
mi sollevo
[in un quasi sorriso]

 

 

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