Graffiti
che venga la notte a scrivere i muri
graffiando i suoi dubbi a colori
della città che al risveglio si scopre
grida e vernice incollati sul petto
gli occhi a bucare un nido di felpa
piantano alberi nel ventre cemento
del nostro sapere
la parola che mi cattura
non edifica né distrugge, ma trema
nel cuore delle mie domande