GRIDA AIUTO

Grida aiuto
grida aiuto
non lasciare la chiazza di nafta
scuotersi nel mare crespo
la tua figura storcersi
divenire un’isola
un cirro
un cumulonembo una macchia
di Rorschach
non frastagliarti senza provare
a tenerti insieme le guance
con le dita chiuse
che in mezzo non ci scappi
il tuo nome
battuto dai venti.
Fluidità ti ha fatto capace
di assumere forma di contenitore
e oggi ti perde
grida aiuto grida aiuto
che eri fatto di poco
una punta d’aspro
un odore
e ora si piega non trattenuto
naturalmente il tuo contorno
in altro
linea d’ombra e di costa
scarabocchio di penna
serpentina di gesso e di freni
che ogni brinata
dal fondo della lavagna
slava.

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