Grolla

Mi sia passaggio lieve

dei suoni nei luoghi,

stanchezza di altalene

a stordire lo stomaco

con zoccoli arsi di manfrine

che annaffiano lo sfintere.

 

[E’ possibile

abbia voli sbagliati]

 

Sia allora propizio

un colpo di tosse

e quel filo di follia

a spingermi nel salto,

che anticipa

un atterraggio goffo

nella fossa dei leoni.

 

Eppur salva è la grolla

d’acero, che esalta

al gusto di una levità

mitigando lo scotto.

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