Ora, certo, ti aspetti la polvere negli occhi.
Ti aspetti
che il legamento si rompa
sotto il fiato greve dell’incertezza.
Invece, a sorpresa
dismetto l’idillio cranico del forse
e ti regalo l’ultimo capello nello scarico.
Mi riprendo
i tramonti color del sangue pesto,
il diapason che stona, e cos’ altro poi?
Quel riflesso
incrostato al fondo della pentola
un residuo di me stessa da grattare via.