Il talento che hai nelle mani
sta nelle unghie perfette
come vetrini d’orologi puntuali
e nelle dita lunghe
quanto basta a tenermi
come un foglio di carta grezza
con i segni che conosci da sempre
e disegni la me migliore
m’incidi d’arabeschi d’inchiostro
rendendomi indelebile
Il talento che hai nelle braccia
esili e forti di vita vissuta
sta nel condurmi in un passo di danza
nei passi sicuri di chi conosce la strada
e ha già visto tanto e ha già visto tutto
tu scopri la me peggiore
insegnandomi posti gentili
impegnandomi in gesti di resa
mi porti a ballare
Il talento che hai nella testa
sta nel pane di cui mi nutro
e che scavo con dita sicure
per farne un altrove
dove un giorno morire