Il tuo viso

Il tuo viso
è un mare insopportabile
quando la lontananza è ritrovarsi
in una conchiglia, soli
in un nido di certezze.
Così non rapire il derma
della tua pelle di giunchiglia
parrebbe un insulto all’indecenza.

E la bocca senza baci
non è passibile di meraviglia
se un soffermarsi
dentro alla sincerità
delle tue pupille
non mi desse la volontà
di catturare scintille
d’Australia
e barriera corallina
che mi tendono al di là
d’ogni finestra
a perdere ciò che mi ritrae
verso il guscio.

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