Notte di grondaie, di cortili; notte
di semafori rossi che tremano
nelle pozze, come giunche
– e io che fermo il vento –
io, atroce stasi
di un volo
mancato
come un pesce sopravvissuto
galleggio fra i detriti
di un cielo
rotto
io: una scheggia
di conchiglia
esplosa
che nel buio
ha abortito
i colori