In quale orecchio

te la porti dietro la storia. come un cane l’accarezzi ti abbaia piscia sui fiori. che un giorno tornerà con un cappello in testa e una parola nuova sulla bocca e sarà appena visibile. l’ora che camminavi sulla lingua. che ti trovavi le ferite col naso e le soffiavi. quando morivi di vento alla schiena e una versione qualsiasi del mare ti bastava. in quale tempo dimmi. in quale orecchio vivi. adesso. storia di piedi e fanghiglia. mia instancabile noia ingovernabile gioia di scrivere.

Loading

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.