Intellettuali

giant

Sembra accecante speme
svenire su opalescenze
di bagnasciuga cerebrali.

Le vedete queste teste stanche?
Questi irriducibili del pensiero,
teste smagnetizzate dal collo,
officianti della pars destruens
per costruire nuove demolizioni,
abili intellettuali
con alibi appesi ai gangli.
Baconiani dai visi flosci
dottori
che girano in ermeneutiche
inseguendosi la coda.

Questi se, se, se, allora,
procedure di si, ni, forse, perché,
di uomini senza immagini
sopravvissuti al torcicollo,
pance sgonfie e cazzo mollo.

Questi fautori d’orizzonti piatti,
specialisti senza note dolenti,
occhi affissi
su ordigni di neuroni,
intellettuali scorreggioni.
Li vedete?
Questi illeciti senza alito,
indossano il sorriso
aspettandosi stupore
come l’aspetta il redentore.

Questi collezionisti di cartine,
vuotazucchine e ronzii petulanti,
perizomi claudicanti
che azzerano stigmate
ingravidandoci l’indulgenza.

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