spesso adagiata su un fianco
[l’altro scoperto]
vestita d’un filo di fumo
[un pensiero trascritto sul dorso]
questa nei momenti di quiete
ma tigre nelle ore arrabbiate
[del giorno]
tra asfalto e sudore
unghie e neve
mentre suono coi piedi la terra
e mi torna il rimbombo di un mondo satollo di nulla.
La mia irrimediabile pupilla
è metropolitana e ti misura
[in piani].
Va la belva che il buio ammansisce.
Errando.
Ditemi chi sono e chi cerco
painting: J. Vettriano