IO VI DIFFIDO

Siete compagne rumorose,
quando la via del ritorno o il sonno
disserrano le imposte
e vi lasciano sciamare, rughe
della faccia nascosta della mia faccia
patente, guance improprie nasi
inadatti bocche
randagie dalle parole tronche.
Non so che ci sia
che vi porta a me, che mi rimesta
il fondo e vi aggalla
incoerenti, ignote
per confondere senza ragione
il poco che luce.
Ecco io a voi qui
riaffermo
di non volere essere voi.
Solo la storia piana e chiara di una storia
voglio per storia, la biografia
che ha nella sua fine
le premesse, nei suoi esiti i passi
degli inizi, non certo i pezzi
che mi fanno insieme e non stanno
insieme bensì la luce
che non si capisce
ma che per farsi capire si snatura
e soffre.

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