È poi fallito, in quell’evento che non s’aspettava;
L’imboccare dell’amore ad un soffio dall’uscita
Ferito, da quel che si poteva cantare
con semplici parole:
quella voracità nel berciare verbi al di sopra del petto
che ci oltrepassa in scampoli che ostiniamo a verità.
Non abbiamo più pensato al nostro dubbio, oggi
sciolti negli occhi di mattinate e brughiera,
non ricerchiamo più favole per l’appiglio.
Eppure la canzone più bella
non l’abbiamo udita mai
E siamo fermi, qui sul finire di una sera
con mani tese, ad attendere un cero di giustizia
che si sciolga in un dolce suono di pioggia
e di tormento
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Un grande testo d’amore, bellissime le immagini che traspaiono nei versi. Il linguaggio è veramente curato