La ragazza col gatto

13035_lom60_13035_1Mi mettete in posa su un carretto dipinto
e non sentite, fra le giunture molli
i fruscii delle ortiche.

Nessuno
sente.

Eppure le mie grida sono grida; a volte
tracciano bestemmie nella sabbia calda
sotto il piede del venditore di braccialetti.

Mi avete disegnato addosso
piccole pervinche assetate

mentre la carne si disfaceva
nell’erba alta: lasciatemi
ora! Lasciatemi essere

la sedia zoppa accanto alla finestra,
una statua di polvere e di odori appassiti

nell’ebete azzurrità che confonde gli strappi.

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