DI SANGUE

Il tempo della bocca che
[su labbra tenui di rosa]
sembrava voler toccar se stessa

ora s’è ridotto
a una pioggia di petali sui piedi.

Un fruscio acre ci carezza
è senza volto e ondeggia

risuona nelle nostre
stanze vuote…

ma dove nuovi corpi nudi
sdraiano i loro vecchi seni

dove un principio si schianta
e una fragola verde strilla


la vita si perpetua
mentre la morte depone

[l’ultima sua goccia]

in ogni nostra bocca

[aperta
remota
e innamorata]

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