Mio malgrado,
sei. Sei le sbarre alle mie finestre,
il foglio bisunto che cade;
il rosa antico che ingiallisce ai bordi
nel caldo malinconico da appartamento. Tutto
questo
ha un suo rumore,
un suo peso specifico. Leggero abbastanza
da farne barchette
che puoi schiacciare sotto un passo un po’ più lungo
se la pioggia ci mette tempo a liquefarle. Per il resto
c’è la penombra, l’odore di passiflora. Un sapore
di vicoli che stagna sulla giacca.
L’abitudine
al vuoto.
(foto: Shadi Ghadirian)