L’amore d’Inverno

Della mia terra, strisce lungimiranti:
allontanate certezze d’erba
in verdi pascoli d’animali oltre portata

Ed Inceneriti i passi – dissolvenze,
lamenti e poco più d’un vezzo
del cielo in grappoli di neve, ora

Oh rosea è l’andatura delle tue labbra!
Mia dolce terra che profumavi di melograno,
riscalda ancora il ricordo sopito dal bianco livore

Ed i miei occhi, nella freddura d’imposte
socchiuse, vaneggiano il tuo rientro teatrale

Orme leggere di tacchi e di fiori
al di là delle porte sbarrate, giarrettiere
delle lussuriose future Primavere

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