Non ho parole adatte
per racchiudere
le ombre immaginate
del mio sentimento
Ma solletico il Fauno al pizzo
lungo le strisce dei Bus blu
E bambini sorridono folli
allo scoccare dei tuoi sguardi
Verde di speranza la fontana
zampilla s’una Chiesa
e Dante spira nuovamente
sui tuoi occhi crocefissi di sospiri
Del passaggio tra gli ignoti [sogno]
sulla lunga scia dei tuoi capelli
e s’avvicina l’inquieta cura
inascoltata dai miei occhi tristi
Non curanti tra vapori benefici
della tua venuta uterina
E Gambe strette sulle parole
d’acqua sciolta tra le labbra
dissolute.
Non ho la forza per descrivere tutto.
L’ottagonale perfezione simmetrica,
lenta ed incline della tua purezza.
Il fare dei giorni tra i bisbigli cervicali
e le dolci assonanze del tuo nome
con l’universo