Teniamoci
con mani attorcigliate
fuori dalle parole
stanche
è simile al fuoco
rompere i segreti
in un autunno di voce:
le ciglia sgranate,
nel fiume di cenere
sono rosari del silenzio
e se l’acqua è la fuga
affidiamoci
al corpo della neve,
quella breve pausa
che gela le paure
per poi sciogliere
il veleno dei giorni
sulle rive degli occhi.
[ poesia scritta a quattro mani ]