L’ultimo uomo

Hai visto il gradiente col quale
uccidi i colori stantii
nelle cataratte, il cristallino
dei luoghi del depistaggio
sono laghi e sfuggono
nella folla. Ci vorrebbe
uno sfollagente a mortificare
l’ultimo viso appeso all’inadeguatezza.

Ma tu sei incandescente
e attiri farfalle
nell’attrito del cuore,
le radici sono rizomi
e seppur ti strappino
per trasformarti in fioriera,
rinasci quando l’ultimo uomo
cascola tra gli scrosci
e lo sguardo diventa azzurro.

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