Mattini

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Immagine di © Dino Valls

Fu così
che di quelle malizie
rimbrottammo le astuzie
in quei mattini

Lasciandoci lì, tiepidi tra le carni
Ancora asserragliati ed assonnati
sulle cosce lunghe del sole
Ad apostrofare il profumo di noi
che piano scioglieva la notte.

Certo fummo mi dicevo!

E fummo a tratti oro puro
livore su linde lenzuola
o guerci materassi d’un tempo
Arci nemici di molle inceppate
in quel sentenziare passione
e echi e ventri vuotati

Ad Imbrattare deserti
senza ossa né approdo
Come bianche fuliggini
incontaminate d’amore
e sperma

Fu così
che tentammo
di superarci
di esemplificare tangenti
di carne ed orgasmi

Fu così
che dopo
ovviamente
fallimmo

 

 

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