Metà

i tuoi urti segreti, le gioie dei nascondigli, le accensioni;
e quel procedere dovunque un nome trabocchi per cadere con te,
dopo l’azzurro, appena dopo il verde a nord a sud:
accidenti alle parole amate, toccate dove il verso pure vola, e su le vette i vuoti
pratolini d’ottobre ingialliscono: sapessi
quale incendio ti porta:
essere strada con te e casa e ripostiglio
nei cerchi dopopranzo e nei lunari dove
ogni sillaba manca
la metà esatta di un cuore.

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