Mi hai pianto lacrime addosso

Mi hai pianto lacrime addosso,
dopo l’orgasmo più completo.
Mi hai bagnato il petto,
sporcato la pelle col mascara sciolto,
stretto il grasso in eccesso.
Mi hai pianto lacrime addosso
rendendomi inetto,
come sempre, come tutti,
ti ho ritrovata lì, di nuovo bambina
con carenze di affetto,
tutta rannicchiata
nel tuo metro e ottanta
sul mio corpo da grissino.
Mi hai sporcato di acqua e sali,
creato solchi nelle labbra,
scoppiavi, con le pupille piene,
singhiozzavi, con la pancia tremante.
Avevo chilometri di strade
sulla cassa toracica,
hai camminato a piedi nudi
su lastre d’acciaio
per appiattire l’asfalto,
come fanno i bambini in India
quando i padri se ne vanno.
Mi hai pianto lacrime addosso,
mi hai squartato come un maiale,
ma tu non sai
d’avermi fatto sentire uomo, per la prima volta,
anche se non so usare il cacciavite.

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