MI SERVE

Nient’altro che l’attenzione
che si dà a uno strillo, all’inciampo
di una passante in strada,
a uno scalpore
improvviso di scolari;
come fossi io la voce
sola
che si merita
la tua spigolatura nel vocio, io
l’erba tra tutte
a cui spetta l’indugio
del tuo occhio mentre rasenti il prato.
Non più di questo
ti imploro:
che l’apparire in te
mi frutti un nome
nella distesa moltitudine dei sosia.

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